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Ritornare a suonare

Castel San Giovanni (PC) – 25 Giugno 2020
Concerto di VIVA SANREMO – Nicola Congiu

Una occasione inaspettata e insperata per tornare sul palco a quasi 4 mesi dall’ultima esibizione dal vivo.
Certo in questo periodo la musica non si è fermata: ho studiato molto, seguito lezioni online, sostenuto esami (pianoforte e basso – online) al conservatorio, inciso parti di basso per progetti, ripreso dei video.
Ma nulla può sostituire l’alchimia del palco, la possibilità di fare musica, insieme.

Poi è arrivata inaspettata la chiamata per fare questo concerto a Castel San Giovanni (PC) e subito si è scatenata una altalena di emozioni contrastanti in me: la gioia di ricominciare, i dubbi su come fare, la paura che ancora si insinua nelle pieghe di ogni pensiero con cui ormai abbiamo imparato a coesistere.

È stato fantastico poter rivedere gli amici musicisti, cantanti e tecnici con cui diamo vita a questo splendido spettacolo che ripercorre le canzoni del Festival della Canzone Italiana, facendone rivivere la peculiare atmosfera.
Mascherina e distanziamento sono stati un po’ una sofferta forzatura ma bisogna accettarla di buon grado perché la cautela è d’obbligo, dato che ancora non siamo ancora completamente usciti da questa crisi sanitaria che ha avuto ripercussioni durissime sulla società e sull’economia.


A mente fredda tutto è scorso in maniera un po’ più macchinosa e innaturale di quanto eravamo abituati e forse non c’è stata fino in fondo quella gioia liberatoria che sarebbe stato lecito aspettarsi tornando sull’agognato palco dopo tutto questo tempo. Un qualcosa di incompleto perché la presenza ingombrante di quello che ha attraversato le nostre vite ancora aleggia come un sottofondo subdolo nelle nostre coscienze.
Anche il pubblico, diligente e ligio a seguire le direttive scrupolose dell’organizzazione, distanziato sulle sedie e dovendo vivere il concerto in una maniera inusuale, aveva quasi un senso di smarrimento, un timore reverenziale che ne ha smorzato lievemente il calore, pur se nei loro occhi leggevi la meraviglia di tornare a sentire della musica in maniera “normale”, vivere qualcosa che stava accadendo realmente davanti ai loro occhi.
La voglia di riabbracciare dopo il concerto alcuni amici che ci seguono con affetto da tanti anni sarebbe stata la scelta naturale solo alcuni mesi fa, ma ora ci si deve limitare ad un cenno o toccarsi con il gomito e parlandosi con imbarazzo dietro le mascherine.

Comunque a dispetto di tutto sono felice di questa bellissima opportunità che la vita mi ha regalato e mi sento davvero un privilegiato perché ancora tanti amici musicisti si vedono privati di questa possibilità.
A loro va la mia solidarietà ed il mio abbraccio (virtuale) con l’augurio che presto tutto si possa sbloccare, magari prendendo esempio virtuoso dal Comune di Castel San Giovanni che è riuscito nell’impresa.